MENU

Analizzare la qualità dello zafferano

Non tutti gli zafferani sono della stessa qualità. Analisi di laboratorio consentono di classificarli in III Categorie.

Analizzare la qualità dello zafferano

Lo zafferano può essere categorizzato in base allo standard internazionale ISO 3632-2011 dopo misurazioni in laboratorio del contenuto in:

  • crocina (responsabile del tipico colore)
  • picrocrocina (responsabile del gusto)
  • safranale (responsabile dell'aroma).

Le norme ISO (Organizzazione internazionale di normalizzazione) descrivono le specifiche e i test da effettuare sullo zafferano per poterlo classificare in una delle tre “Categorie di qualità” (I, II, III).
La "forza colorante" dello zafferano, ad esempio, può variare da un minimo inferiore a 80 fino a un massimo di 200 e oltre (per la Categoria I).

I prezzi di mercato delle diverse varietà dipendono da queste categorie ISO, ma solo una piccola parte dello zafferano in vendita è etichettato con la categoria ISO di appartenenza.

La scarsa trasparenza delle etichette non aiuta il consumatore a compiere scelte d’acquisto consapevoli e rende impossibile una comparazione obiettiva dei prezzi dello zafferano.

Zafferano polesano: Prima categoriaZafferano Polesano Prima categoria

Le analisi effettuate a settembre 2017 da Valoritalia Laboratori nel rispetto delle norme ISO 3632-1:2011 hanno confermato che lo zafferano polesano è di Prima categoria.