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Ricerche internazionali sullo zafferano

Da sempre l'uomo sfrutta le proprietà dello zafferano per migliorare il suo benessere 

Ricerche internazionali sullo zafferano

Il medico greco Ippocrate (IV secolo A.C.), considerato il padre della medicina, prescriveva lo zafferano per trattare i disturbi di vista (cataratta, congiuntivite e problemi alla cornea), dolori ai denti e alle gengive, ulcere della pelle.

Nel Medio Evo lo zafferano era - insieme alla carne di vipera - ingrediente principe della tiriaca preparato ad ampio spettro che è stato prodotto a Venezia e a Napoli fino alla fine del XVIII secolo.

Proprietà fitochimiche e medicinali 

Secondo una recente ricerca sulle proprietà fitochimiche e medicinali dello zafferano (pubblicata dall’Istituto nazionale della salute statunitense - National Library of medicine) la spezia è indicata:

  • a moderare gli stati depressivi (nei test è risultato più efficace del placebo e almeno equivalente alle dosi terapeutiche di imipramine and fluoxetine)
  • nel trattamento delle retinopatie ischemiche e nella prevenzione della degenerazione maculare legata all’invecchiamento
  • in caso di infiammazioni.

Un gruppo di ricercatori in Messico ha dimostrato che l’estratto di zafferano inibisce le cellule cancerogene e stimola la formazione dei linfociti che aiutano a distruggere le cellule maligne.

In Giappone le capsule di zafferano vengono somministrate per moderare i disagi del Parkinson o per contrastare la perdita di memoria.