Il Polesine è delimitato a sud dal fiume Po e, a nord, dall'Adige. È attraversato dal 45° parallelo, ed è quindi equidistante dal Polo Nord e dall’Equatore.
Grazie ai due grandi fiumi - che nel corso dei secoli hanno più volte rotto gli argini - i suoli del Polesine si presentano di medio impasto, argillosolimosi, ben drenati, porosi e particolarmente fertili.
Lo zafferano polesano nasce in un terreno ricco di humus vicino all'argine del fiume Adige, in località Concadirame (RO).
Eccellenze polesane
- Lusia - che dista pochi Kilometri dallo zafferaneto Marcello - è nota per produrre l’unica lattuga Cappuccia e Gentile garantita dall’Europa con il marchio IGP
- L’aglio bianco polesano ha ottenuto il riconoscimento DOP e ha un particolare profilo aromatico persistente, con note gradevoli di erba tagliata di fresco o dolce fruttato
- Melara è nota per la coltivazione della zucca (Violina e Delicata)
In Polesine vengono prodotti differenti tipologie di miele: millefiori, acacia, tiglio, castagno e mieli particolari come quello di erba medica, di melone, di radicchio e di girasole.
Delta del Po
Nel Delta del Po, la più vasta zona umida d'Italia, i terreni alluvionali sono ricchi di minerali e la brezza marina crea un microclima che conferisce particolari caratteristiche ai prodotti. Le eccellenze di questa zona sono:
- il riso a Indicazione Geografica Protetta (Carnaroli, Volano, Baldo e Arborio)
- il radicchio di Chioggia IGP coltivato nei comuni di Ariano, Loreo, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po
- il melone del delta del Po (tipo reticulatus a buccia con retatura e tipo cantalupensis, a buccia liscia).
Nel Delta del Po sono presenti anche le nove specie di tartufo commestibile (a Porto Viro opera l'unico Centro sperimentale regionale per la tartuficoltura) e il topinambur, il tartufo dei poveri che si raccoglie lungo gli argini e i fossati.